sabato 2 marzo 2013

mio blu

Oh! Mio venerato blu,
divorami con le tue fameliche fauci,
dipingi le mie terribili paure,
soffoca la mia irrefrenabile ansia,
inventa sopra i miei atroci pensieri,
nuvole vaporose colme di sogni vagabondi.
Invoco con il mio accorato canto,
l’amico vento,
sperando che soffiando nella solitaria stanza,
spalanchi la porta sprangata,
spazzando via la ruggine dall’anima.
Mentre il petto
è percosso da un cuore impetuoso,
che batte come un telegrafo impazzito,
vorrei riuscire a decifrare
questo arcano messaggio.
E intanto…
mentre cerco le risposte,
sul corpo piegato
le solite vecchie frustate.


anonimo

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